venerdì 12 dicembre 2008

"NON SI PUO' NON COMUNICARE"

Ho appena commentato un post di Carlotta (http://comunicazioneeducativa.blogspot.com/) e vorrei riportare anche qui la mia riflessione.
Sono rimasta colpita dalla frase "non si può non comunicare", che tra l'altro è uno dei 5 assiomi della comunicazione, cercando di capire se sia effettivamente così nella realtà.
Beh, si è effettivamente così! Vuoi o non vuoi noi comunichiamo sempre qualcosa, non soltanto con le parole (comunicazione verbale), ma anche con quella che viene chiamata comunicazione non verbale, ossia attraverso gesti, movimenti, sguardi, atteggiamenti, postura... insomma con tutto il nostro corpo e modo di porsi.
Ma questa fondata verità mi ha fatto nascere un dubbio a proposito dell'argomento che sto trattando: se si comunica sempre, perchè i genitori e i docenti non riescono ad accogliere i segnali comunicativi dei loro ragazzi? Il bullismo e l'aggressività sono segnali di rabbia, l'anoressia è un segnale di paura e di ansia, la droga è un segnale di aiuto...
Genitori e insegnanti sanno che esistono questi fenomeni e sanno che i loro ragazzi sono colpiti direttamente e anche indirettamente, eppure la situazione sembra stabilizzata su questa anormalità. Loro sanno ma non vedono o non vogliono vedere e ascoltare i segnali dei loro ragazzi.
Allora, riprendendo il discorso di Carlotta, dico che è vero che "non si può non comunicare", ma è altrettanto vero che a volte non ci sono feedback da parte dei genitori e degli insegnanti a questi innumerevoli segnali.


1 commento:

valentina ha detto...

lascio un piccolo commento, forse poco significativo ma penso vero.
a volte questi segnali li vediamo ma preferiamo non vederli soprattutto se queste cose ci fanno soffrire!
poi da genitori, credo sia un pò difficile, riconoscere davvero i problemi dei propri figli. più che altro, forse, è difficile accettare che sia nostro figlio ad avere problemi!
non si può non comunicare ma si può filtrare ciò che vogliamo dalla comunicazione!